lunedì 21 aprile 2008

commento


Ecco il mio commento al primo seminario. Questo è il sito di riferimento e questo è il post di riferimento.
Le date del primo incontro 8 maggio del secondo 3 giugno e della presentazione finale il 26 giugno

4 commenti:

Antonino Saggio ha detto...

complimenti!

Antonino Saggio ha detto...

Come vede ho aggiornato il link

buon lavoro

Anonimo ha detto...

Ineressante la metafora dello spazio liquido definitorio del paesaggio.
Lo spazio liquido mi sollecita alcune riflessioni connesse alla “percezione dello spazio liquido”. Noi percepiamo connessioni, come ci ha insegnato la psicologia della gestalt. Ma non è solo questo, noi cerchiamo anche “armonie” cioè connessioni tra immagini e suoni e queste connessioni sono “armoniche” se corrispondono all’organizzazione della nostra mente come, anche qui, ci ha insegnato un grande filosofo, Spinoza “gli uomini giudicano le cose secondo la struttura dei loro cervelli e non secondo la natura delle cose”.
Allora l’armonia del paesaggio è lo specchio della nostra mente che lo comprende e i suoi cambiamenti generano emozioni nella nostra mente se le emozioni possono essere considerate come l’espressione del cambiamento percepito dal cervello.
Infine il paesaggio come “mente allargata” e quindi : diffusa, sparsa, libera, disancorata, fluttuante ma, come dice Bauman riferendosi alla liquidità: priva di indirizzo, indistinta, senza una causa chiara.
Infine, come tutte le intuizioni “umane” anche questa del paesaggio come “liquidità” contiene i sui lati positivi, promettenti da un punto di vista “euristico” ma contemporaneamente ha i suoi risvolti negativi nel pericolo dell’indistinto e, come il personaggio di Baricco in Oceano mare, con dei confini sempre mutevoli.
Complimenti Anna, sei brava, ma soprattutto hai quella creatività che ti consentirà sempre di andare oltre. Ciao, Josè

Anonimo ha detto...

Il concetto di "liquido", si ricollega a quello dell'emozione attraverso fattoriincosnsci.
Non si può percepire un paesaggio solo nella successione di elementi, ma attraverso un sentire (emozione) interiore. Che può essere definita "liquida" in quanto oggetto di trasformazioni continue.Visone di un globale luogo attraverso il quale rivivere e tramutare un sentire non più oggettivo, ma soggettivo.Come lo spazio diviene il luogo delle emozioni, catalizzatore di esse, il paesaggio le rende "liquide", le rende indissolubile. mentre lo spazio fisico progettato, le cattura e ne ferma un istante in un dato tempo.